Viaggio nei ricordi di una Milano ritrovata
SCUOLA DI VIA DELLA SPIGA: CONOSCERE, RICORDARE, VIVERE LA STORIA
Densa e magica come
la coltre di nebbia che avvolge il Naviglio, accattivante come lo sguardo
inconsapevole dei tanti bimbetti ritratti
nelle foto di classe, dal fascino intenso e misterioso come quello che
serpeggia nella viuzza, ora Quadrilatero della moda. Queste sono solo alcune delle accezioni che si
possono attribuire alla bellissima mostra
di fotografie, organizzata da un gruppo di genitori e dalla Preside, Dott.ssa
Armida Sabbatini, presso la Scuola di via Della Spiga, per il 150° della
fondazione, con relativa pagina facebook, per raccogliere preziosi materiali
storici da condividere. Visitandola si veniva rapiti dall’inquietudine di un
silenzio che diviene una mistica sinfonia in cui turbinano pensieri dolorosi ma
emozioni, straordinariamente, appaganti.
Innumerevoli foto in banco e nero e alcuni filmati d’epoca che ritraggono
spaccati di vita quotidiana del Centro storico di Milano, come: la venditrice
di cocomeri ai primi del 900, botteghe storiche (il bar tabacchi, la macelleria
frequentata da Maria Callas, la salumeria, il fornaio ecc.) Antesignane
boutique del gusto delle quali sembra ancora di avvertire il delizioso profumo,
quasi fosse un tacito invito a ritrovarsi e a fare festa; piazza del Duomo con
campi di grano e mietitori che si accingono a porre in atto il dettato della “campagna”
mussoliniana. E tante immagini che ritraggono aule, pagelle, classi
affollatissime, con insegnanti sorridenti, a cui non veniva in mente di definirle
“pollaio”. Bambini con lo stemma della spiga sulla divisa (o la Stella per la
sezione ebraica), che indossavano, come richiesto, pantaloni corti, sotto al
cappottino a doppio petto e con il cappellino con la visiera, nelle rare uscite
didattiche, presso il vicino zoo dei Giardini pubblici. “El me Milan, l’era
propri bel’, verrebbe da ripetere, facendo proprio il dolce idioma meneghino.
Il 19 ottobre 1938 nella Scuola di via della Spiga viene attivata, fino al 1941-42, una sezione ebraica, con lezioni di pomeriggio per bambini che, a causa delle leggi razziali, non potevano frequentare al mattino con i compagni “di razza ariana”. Un periodo tragico della nostra Storia che causò umiliazioni e sofferenza nei soggetti coinvolti.
«Il ricordo è protezione dalle suggestioni ideologiche, dalle ondate di odio
e sospetti. La memoria è il vaccino culturale che ci rende immuni dai batteri
dell’antisemitismo e del razzismo», è una citazione di Ferruccio De Bortoli,
Direttore del Corriere della Sera e presidente della Fondazione Memoriale della
Shoah, pronunciata, il 27 gennaio 2013, all’inaugurazione del Memoriale della
Shoah al Binario 21 della Stazione Centrale, luogo da cui partivano i treni
dell’orrore diretti ad Auschwitz.
Nella Scuola di via della Spiga il regista Marco Bechis, lunedì 16 dicembre 2013, ha girato una puntata di un documentario e una serie web su due grandi tragedie del Novecento: la Shoah e il dramma dei desaparecidos in Argentina. Testimone autorevole è stata Vera Vigevani Jarach, che nel 1938 ha frequentato la medesima Scuola, nella sezione speciale pomeridiana, a seguito dell’applicazione delle leggi razziali.
“Una importante opportunità per la nostra Scuola: aver ritrovato ex allievi, testimoni privilegiati di una pagina di Storia da non dimenticare e da offrire agli studenti di oggi per contribuire a progettare e costruire il futuro con responsabilità, consapevolezza e capacità di riflettere sulla ricchezza della memoria.” Ha affermato la Dirigente scolastica dell’Istituto, Dott.ssa Sabbatini.


Il 19 ottobre 1938 nella Scuola di via della Spiga viene attivata, fino al 1941-42, una sezione ebraica, con lezioni di pomeriggio per bambini che, a causa delle leggi razziali, non potevano frequentare al mattino con i compagni “di razza ariana”. Un periodo tragico della nostra Storia che causò umiliazioni e sofferenza nei soggetti coinvolti.

Nella Scuola di via della Spiga il regista Marco Bechis, lunedì 16 dicembre 2013, ha girato una puntata di un documentario e una serie web su due grandi tragedie del Novecento: la Shoah e il dramma dei desaparecidos in Argentina. Testimone autorevole è stata Vera Vigevani Jarach, che nel 1938 ha frequentato la medesima Scuola, nella sezione speciale pomeridiana, a seguito dell’applicazione delle leggi razziali.
“Una importante opportunità per la nostra Scuola: aver ritrovato ex allievi, testimoni privilegiati di una pagina di Storia da non dimenticare e da offrire agli studenti di oggi per contribuire a progettare e costruire il futuro con responsabilità, consapevolezza e capacità di riflettere sulla ricchezza della memoria.” Ha affermato la Dirigente scolastica dell’Istituto, Dott.ssa Sabbatini.
Non si può che essere
grati per questo straordinario dono che restituisce il sapore della vita e
alimenta il desiderio di acquisire una
capacità introspettiva più adeguata, che aiuti a fugare l’indifferenza e il
qualunquismo che aleggia nella quotidianità. Ricordando le atrocità e le
brutture che hanno caratterizzato alcuni periodi storici, come quelli
dell’antisemitismo, si avverte il bisogno di essere, se non migliori, per lo
meno diversi. Si vorrebbe contribuire ad alleviare il disagio di chi ci sta
accanto, magari semplicemente con un gesto, un sorriso, come quelli dei bimbi
delle foto, che paiono volerci elargire la loro gratitudine per quella
simbolica carezza che il nostro turbamento partecipe, e lo sguardo commosso,
gli hanno voluto, sentitamente, tributare.
Ah, Milan…te voeuri ben!
Giuseppina Serafino
Commenti
Posta un commento