
Coca-Cola ha ufficialmente presentato il Padiglione
Corporate con cui prenderà parte a Expo
2015 a Milano, dal 1°maggio al 31 ottobre 2015. Alla conferenza stampa hanno
partecipato Giuseppe Sala , Amministratore delegato di Expo 2015 S.p. A, e Kim
Alexander, General Manager Coca Cola per Expo 2015.Il Padiglione Corporate di
Coca Cola rappresenta la sintesi del patrimonio e della visione della Company,
in linea con il tema dell’Esposizione Universale “Nutrire il Pianeta, Energia
per la Vita” e fungerà da cornice in cui l’Azienda racconterà in maniera
esperienziale il proprio modello di sostenibilità, basato sulla promozione di
stili di vita attivi e un’alimentazione equilibrata, l’innovazione di prodotto e
la protezione dell’ambiente. L’edificio, un parallelepipedo di 35 x 20 e alto 12 mt , ha una superficie
complessiva di 1000 mq suddivisa su due piani, ed è stato progettato dall’architetto Giampiero
Peia ; sorge vicino al Padiglione Italia e Lake Arena ed è interamente
realizzato con materiali ecosostenibili.
Le pareti esterne laterali, in vetro e legno, riproducono il celebre logo
Coca-Cola e la silhouette di Contour, la storica bottiglia in vetro della
Coca-Cola, che nel 2015 festeggerà il suo
centenario.L’ingresso e l’uscita del Padiglione sono caratterizzati da
suggestive cascate d’acqua su cui sono proiettati video e animazioni e sono
privi di porte per consentire la ventilazione naturale. Anche la copertura
superiore rispetta i canoni di sostenibilità poiché risulta piantumata con vegetazione
che non necessita di manutenzione e che garantisce la riduzione del
surriscaldamento degli ambienti interni.Concepito già con l’ampiezza di un
campo da basket, al termine
dell’esposizione il Padiglione verrà ricostruito per
diventare uno spazio coperto, a beneficio della comunità locale, dove poter
praticare attività fisica." ha dichiarato Kim Alexander, General
manager di Coca-Cola per Expo 2015, “
essa ha da sempre lavorato per creare
comunità più forti, in salute ed attive, e per la tutela ambientale, anche
grazie al modello di cooperazione fra istituzioni, imprese private e società
civile”.
(Giuseppina Serafino)
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