


Una serata “en
primeur” presso l’
Hotel Michelangelo di Milano, in piazza Luigi di Savoia per
degustare le nuove annate del Barolo e
del Barbaresco , a cura dell’ Associazione
Go
Wine. L’evento è stato particolare poiché
ha aperto le porte alla denominazione Roero, con una presentazione più
significativa del territorio vinicolo attorno ad Alba ed anche dei nebbioli
coltivati nella sinistra del Tanaro. Molte aziende hanno proposto anche annate
anteriori, esaltando il valore di vini che hanno nella longevità uno dei punti
di forza. Il
Barolo è il grande vino
italiano per eccellenza, ottenuto da uve nebbiolo in purezza, nasce nel cuore
delle colline della Langa, a pochi chilometri a sud della città di Alba, in uno
splendido territorio di colline sovrastate da suggestivi castelli, fra cui
quello di Barolo che da dato il nome al vino divenuto famoso in tutto il mondo.
Grazie alla perseveranza di Camillo Benso Conte di Cavour e di Giulia Colbert
Falletti, ultima marchesa di Barolo, a metà dell’Ottocento, si iniziò a
produrre un vino particolarmente ricco e armonioso, che diventò l’ambasciatore
del Piemonte in tutte le corti d’Europa. Per le sue caratteristiche intrinseche
e i gusti nobiliari del XX secolo è stato coniato il detto “ Il re dei vini, il
vino dei re”.

E’ necessario farlo invecchiare per almeno tre anni, di cui uno e
mezzo in legno di rovere, e solo dopo cinque può fregiarsi della “Riserva”.Il
Roero è un vino DOCG , che prende il
nome dall’omonimo territorio la cui produzione è consentita in 19 comuni sulla
riva sinistra del Tanaro, vicino ad Alba, nella provincia di Cuneo. Il 4 marzo
2014 è stato costituito il “
Consorzio di tutela Roero” che ha la funzione di tutelare e valorizzare
la DOCG “Roero” che si articola su due
vini entrambi autoctoni: il Roero, vino rosso a base di uve nebbiolo e il Roero
Arneis, un vino bianco a base di uve arneis.

Nel corso
della serata sono stati attribuiti per la terza edizione alcuni riconoscimenti
agli Amici dei grandi rossi di Langa e Roero, alla ristorazione e ad alcuni grandi chef
insigniti della Stella Michelin:
Matias
Perdomo di
Al Pont de Ferr; Pietro Leemann di
Joia; Roberto Conti de “
Il Luogo di Aimo e Nadia” e
Trussardi alla Scala.
Go Wine ha promosso un Concorso
rivolto a giovani, dal titolo”Bere il territorio” per attribuire un valore
aggiunto a ciascun vino di qualità ed apprezzare, attraverso il calice, la
cultura e l’ambiente in cui quel vino si afferma, esaltando il lavoro dell’uomo
e la storia di un territorio.
Giuseppina
Serafino
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