
Un luogo di straordinaria bellezza e Patrimonio dell’Unesco, considerato il
“paradiso di Monterosso” che rischia di
essere chiuso , il
Convento dei Frati Cappuccini. La notte del 21 marzo 2013, a
seguito degli eventi alluvionali che hanno funestato il territorio ligure, si è

verificato il crollo di un’ampia sezione del muraglione seicentesco che
delimita l’orto con vigneti e la storica limonaia, riversando in mare una
grande quantità di detriti. Il convento del XVII secolo è stato realizzato
secondo i dettami di semplicità dell’architettura francescana, si erge in una
posizione molto suggestiva e panoramica sul colle di San Cristoforo che domina
tutto il golfo delle Cinque Terre.Oltre che per la sua locazione si
contraddistingue per l’alto valore storico e i tesori artistici che custodisce, la Chiesa
seicentesca in stile cappuccino con altare e coro in legno e le sue opere, fra
le quali: la Crocefissione attribuita al pittore fiammingo A. di Van Dyck, “San
Girolamo penitente” di Luca Cambiaso, il
refettorio a volte con “La Veronica” di Bernardo Strozzi.


La sua travagliata storia inizia nel 1618 quando i primi
frati danno inizio alla struttura fino alla soppressione napoleonica; nel 1867
viene destinato a luogo di stoccaggio del pesce e circa un trentennio dopo,
grazie ad un sacerdote benefattore viene riaperto. Grazie all’impegno dei
frati, lo storico convento di Monterosso si è imposto come “luogo del cuore
Fai”, con ben 110.341 sottoscrizioni raccolte da padre Renato on line e su
carta, facendo ottenere un contributo, pari a 50 mila, molto esiguo rispetto alle reali necessità.
Per sostenere la raccolta fondi per la messa in sicurezza dell’antico monastero,
la
società Dronense, un’innovativa start up con sede nel polo tecnologico di
Navacchio a Pisa, e la società di produzioni televisive English Time, hanno donato ai frati un suggestivo filmato
aereo del convento realizzato con uno speciale drone. “In volo sul cuore” è il
titolo del filmato che consente di riscoprire la bellezza di quello che viene
considerato il “luogo dell’anima”, sospeso tra cielo e terra, tanto da farlo
considerare il “paradiso di Monterosso”, originali anche le musiche di Mauro Ghilardini
e la sua voce, insieme a Francesco Maffeis. I cappuccini francescani liguri,
giocano il web quale ultima carta per salvare il monastero funestato dalle
alluvioni, affidandosi ad una campagna
di crowdfunding, tramite la piattaforma
“BuonaCausa.org” e il sito del
convento. L’obiettivo è quello di reperire in poco tempo i 500 mila euro
necessari per i lavori di consolidamento dei muri, orti e terreni.


“Chi ascolta le mie parole e le mette in pratica, è simile a
un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia” (Vangelo secondo Matteo). I frati si augurano che siano
tanti coloro che ambiscono a seguire questa
tacita richiesta, contraddistinguendosi come persone sensibili ai valori
culturali e ambientalistici del nostro splendido territorio.
Giuseppina
Serafino
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