A Morbegno sulle orme dei Cech
La meta che ci si è prefissati è Morbegno,attraversando la pianura stravolta
dalle recenti alluvioni dell'Adda,dove sorge un lungo e assolato costone, più
precisamente conosciuto come la "Costiera dei Cech”. Il termine che la
denomina, pur non essendo effettivamente provato, pare che derivi dal fatto che
i montanari di questa zona fossero discendenti dagli antichi Franchi che nel
'700 varcarono le Alpi e colonizzarono l'area in questione.


Da Franco a Francesco, a Cecco e quindi a "Cech" il passo è stato breve.Si tratta del versante settentrionale "retico" della Valtellina nel tratto iniziale che si protende da Dubino ad Ardenna, quasi fosse un lungo terrazzo solatio sulla ridente piana di Morbegno.La giornata limpida fa scintillare le cime innevate dei monti come preziosi diamanti incastonati nel
bellissimo cielo azzurro.Si cammina sui sentieri assaporando il profumo
gentile della lussureggiante vegetazione mentre lo sguardo incantato si posa
sulla suggestiva scenografia costituita da graziosi paesi con campanili
svettanti a guisa di fedeli testimoni di una civiltà arcaica, densa di valori
autentici da salvaguardare. Agglomerati di rustiche casette grigie, disseminate
nelle rustiche contrade, ricordano un muto presepe che racchiude significati
mistici, così come testimoniano le innumerevoli cappellette votive della Via
Crucis dislocate sul percorso.

Da Franco a Francesco, a Cecco e quindi a "Cech" il passo è stato breve.Si tratta del versante settentrionale "retico" della Valtellina nel tratto iniziale che si protende da Dubino ad Ardenna, quasi fosse un lungo terrazzo solatio sulla ridente piana di Morbegno.La giornata limpida fa scintillare le cime innevate dei monti come preziosi diamanti incastonati nel
A mezzodì si giunge presso la località di Mello,con l'imponente chiesa di S.Fedele. Qui una parte degli escursionisti si rifocilla con propri viveri mentre un ristretto gruppo di "gaudenti" preferisce recarsi in una locanda, forse per sincerarsi che la bontà dei due piatti tipici valtellinesi:i pizzocheri e gli sciatt sia rimasta immutata. Impagabile la
sensazione di piacere che si avverte dopo
aver gustato le delizie del palato e del sole che, come il buon vino,scalda il viso, ritemprandoci della fatica del lungo percorso affrontato. Molti tetti delle abitazioni che si presentano dinanzi ai nostri occhi sono ricoperti da pannelli solari, facendo intuire l'avvento della modernizzazione,laddove
Emblematico il nome di quest'ultimo paese che ricorda
quegli sbarramenti preposti al pagamento di una tassa.Così, a fine escursione,
ci appare l'indolenzimento dei muscoli e del corpo dopo le protratte ore di
trekking: un necessario obolo da versare per potersi immergere nella bellezza
paradisiaca del nostro ricco territorio geografico, avvertendone le ricche
valenze che superbamente lo connotano.
Giuseppina Serafino
Commenti
Posta un commento