

In una location di alto livello culturale come la
Biblioteca Braidense di Milano, è stato presentato il libro di Roberta Schira, che
racconta i 60 anni della pizzeria Spontini, dal 2013 “bottega storica”, con un
riconoscimento della Camera di Commercio. Nella lunga intervista a Massimo
Innocenti, patron dello storico brand milanese, affiora una storia tutta
italiana, intrisa di ricordi in una città che ha cambiato fisionomia, dalle
atmosfere di “Miracolo a Milano” di De
Sica ai giorni dell
’Expo. Si parte dal
ricordo degli anni Cinquanta e Sessanta, della ricostruzione, del boom
economico e della massiccia immigrazione da tutta Italia.I cambiamenti si verificano anche a tavola con il sistema industriale su larga scala e l’ingresso delle donne sempre più diffuso nel mondo del lavoro. L’offerta gastronomica diviene più ampia, variegata e flessibile, nelle case entrano i prodotti marchiati Algida, Motta,
Barilla. Si fa spazio all’avvento
dei cibi surgelati e ci si prepara per il successo dei supermercati. Si
registra una forte diminuzione del pasto di mezzogiorno in famiglia per un
incremento della domanda di prodotti alimentari “ad alto contenuto di
servizio”- precotti, essiccati, inscatolati. E’ in questo contesto che a Milano
nasce Spontini, quando oltre alle
trattorie erano diffusi i cosiddetti "Cibi cotti"

gestiti da toscani. Costoro erano attenti a mantenere il contatto diretto con
produttori e allevatori del paese
d’origine. Per mangiare in tali locali non ci si sedeva, ma si consumava
velocemente o si portava a casa ciò che si era acquistato, un po’ fast food e
un po’ take away; la loro economicità derivava dall’esiguità dello spazio e
dall’assenza di servizio. La famiglia Innocenti, grandi ristoratori,
gestisce l'impero del trancio” dal 1977.
Il progenitore della pizza al trancio Spontini
è lo sfinciuni, ricetta palermitana legata alle feste natalizie, il suo nome
deriverebbe dal latino spongia e dal greco spòngos, ossia spugna, un
impasto soffice e lievitato. Negli anni, oltre allo storico locale che fa
angolo con corso Buenos Aires, vengono aperti i locali in


viale Papiniano, via
Marghera, via Cenisio, Cinque giornate, Duomo, e a Monza. Milano e l’Italia però non sono
sufficienti ed ecco i 5 locali in
Giappone( a Tokio), altri a Dubai, oltre alle trattative in Germania e
Inghilterra. Come se non bastasse ora si pensa pure alla formazione del
personale con la Spontini Factory School and Researh. Si tratta di uno spazio di 200 mq, in viale Monza,
diviso in zona cottura/preparazione alimenti, aula corsi, laboratorio di cucina
e rest rom.L’intento è quello di formare i futuri pizzaioli con corsi da 30 a
90 giorni, favorire team building per manager italiani e stranieri. Attualmente
sono più di 130 i dipendenti del Gruppo Spontini. Il segreto del successo è
il prodotto uguale nel tempo, un pubblico trasversale, il giusto prezzo e la
velocità del servizio. Elio Fiorucci, affezionato cliente della storica
pizzeria, ha definito il gustoso trancio da essa prodotto: sexy, allegra,
gioiosa, speciale. Ha la qualità di sempre e un gusto unico”.
Giuseppina
Serafino
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