
Una mostra
davvero suggestiva quella organizzata presso la Biblioteca Sormani di Milano,
fino al 15 settembre 2015, "Grand Tour in Italy". Un viaggio che offre una panoramica della
rappresentazione letteraria del cibo negli scrittori stranieri in viaggio in
Italia. Numerosi sono gli autori da Stendhal, Byron,Dickens,Dumas fino a
Joyce,Hemingway,Montalbàn che hanno lasciato
tracce della bellezza italiana nei loro romanzi o diari.Il Grand Tour
in Italy ha origini seicentesche in area anglossassone come viaggio
d'istruzione e ha permesso di raccogliere descrizioni,
riflessioni, spesso
scritte di getto, durante questi soggiorni, che hanno creato un vero e proprio
genere letterario. Motivi ricorrenti di tutta una serie di appunti,resoconti,
lettere sono l'arte, il paesaggio, il clima,i sapori del Bel Paese raccontati
da autori alla ricerca delle testimonianze della antiche civiltà e dei
patrimoni artistici inseriti in contesti naturalistici pittoreschi. Lungo lo
Scalone
Monumentale della Sala del Grechetto, proprio in occasione di Expo2015, alcuni pregevoli manifesti consentono di comprendere le sensazioni di autori
di area mondiale,nei confronti della
tradizione gastronomica italiana. La
nostra ricca tradizione culinaria si è connotata come fonte inesauribile di ispirazione
letteraria, per citare solo una delle opere esposte nelle bacheche "I
bucatini di Garibaldi"di W. Black. Una sezione significativa è dedicata al
viaggio a Milano con tantissime
stampe, riviste, ricettari, menù, almanacchi e
guide storico-turistiche che corredano il percorso riportando informazioni già
dalla fine del '700. Anima della mostra è la componente iconografica,
costituita da una rara collezione di manifesti turistici della prima metà del
Novecento, messa a disposizione dalla galleria L'Image diAlassio e la Confcommercio. Bellissime vedute di mete
turistiche dai colori caldi e con particolari molto significativi, traducono in
immagini le citazioni degli autori ricreando atmosfere e vissuti.
Il percorso è
poi arricchito da depliants provenienti dalle raccolte di Silvana Editoriale e
dall'archivio storico del Touring Club Italiano che illustrano le grandi
tradizioni culturali delle più importanti località italiane. Oltre agli Enti
sopracitati
hanno collaborato a realizzare la complessa iniziativa il
Dipartimento di Lingue e Letterature straniere dell'Università degli Studi di
Milano e l'Archivio storico-pubblicitario Dino Villani.
Lalande nel 1769,
nell'incipit del suo “Voyage d'un Francais en Italie” ha scritto: "In
Italia le cose belle, grandi , singolari, sono in maggior numero che in tutto
il resto d'Europa.Senza parlare delle prodigiose testimonianze dell'antichità
e dei capolavori immortali d'ogni arte che vi si trovano, non è forse in Italia
che vediamo la natura in tutta la sua bellezza e la vegetazione in tutto il suo
vigore, la cultura in tutta la
sua perfezione?" Attraverso le
emozioni vissute dai grandi viaggiatori del passato è possibile cibarsi di
sublimi narrazioni che, a loro volta, costituiscono un fecondo nutrimento
dell'anima e della creatività.
Giuseppina Serafino
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