Magici scorci lariani
Un'atmosfera
patinata avvolge il lago di Como con la vegetazione ancora intorpidita dal
recente sonno primaverile.Il sole mattutino crea riflessi argentei che
accarezzano lo sguardo di noi viandanti che ci accingiamo a partire da
Cadenabbia (m.201),nei pressi dell'imbarcadero, osservando l'ambiente
circostante connotato da tenui colori che restituiscono un senso

di appagante tranquillità. Graziosa la chiesa di san Rocco che schiude,come un prezioso scrigno,un "piccolo mondo antico"
scandito da piacevoli ritmi bucolici. Si inizia a prendere una mulattiera, attraversando la frazione di Carsolina, si scende fra vigneti e un viottolo selciato e e gradinato, affiancato da una via

Crucis che pare voler sminuire la sofferenza del nostro cammino, rispetto a quella pi— ardua del Calvario,scandito dalle numerose cappellette votive disseminate sul percorso. Su un piano erboso,a picco sul lago, ci si imbatte nel Santuario della Madonna di San Martino(m.475),dove rapisce una sensazione di mistico stupore in un suggestivo angolo di paradiso, contornato da un bosco lussereggiante,in cui si vorrebbe comparissero i personaggi delle nostre fiabe più amate. Si riprende il cammino sul sentiero "Le forcolette", nei pressi di un'ex strada militare del 1915-18. Con una lunga serie di svolte su pendici erbose e cespugliose di un
di appagante tranquillità. Graziosa la chiesa di san Rocco che schiude,come un prezioso scrigno,un "piccolo mondo antico"
scandito da piacevoli ritmi bucolici. Si inizia a prendere una mulattiera, attraversando la frazione di Carsolina, si scende fra vigneti e un viottolo selciato e e gradinato, affiancato da una via
Crucis che pare voler sminuire la sofferenza del nostro cammino, rispetto a quella pi— ardua del Calvario,scandito dalle numerose cappellette votive disseminate sul percorso. Su un piano erboso,a picco sul lago, ci si imbatte nel Santuario della Madonna di San Martino(m.475),dove rapisce una sensazione di mistico stupore in un suggestivo angolo di paradiso, contornato da un bosco lussereggiante,in cui si vorrebbe comparissero i personaggi delle nostre fiabe più amate. Si riprende il cammino sul sentiero "Le forcolette", nei pressi di un'ex strada militare del 1915-18. Con una lunga serie di svolte su pendici erbose e cespugliose di un
dossone, si sale alla base del "Sass del fee", un gigantesco torrione di roccia che strapiomba sul sentiero, sorpassato il quale si raggiungono le baite del Pilone (m.757). Di tanto in tanto ci si sofferma, tenendo sospesi i bastoncini telescopici per perlustrare lo spazio antistante e assaporare l'incanto della visione aerea. Lasciata la mulattiera che scende in Val
pronti a rifocillarsi e facendosi
accarezzare la pelle dall'intenso tepore di un sole che pare volerci premiare per la lunga fatica della
turistica mentre a nostra volta siamo guardati con diffidenza per il nostro abbigliamento da "moderni" pellegrini. Bellissimo l'azzurro del lago a cui fanno da cornice aiuole di fiori policromi, mentre lecime aguzze dei monti ancora innevate,creano uno scenario fantastico che riempie i nostri cuori di felicità, dopo quella già provata, come aquile sospese nella meraviglia del Creato, al fantastico "Sasso di San Martino".
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