Ciclo…raduniamo sul Garda
località apprezzata è
stata Lazise, con impianto
trecentesco, racchiusa da una cinta di mura turrite unita al castello
scaligero, essa offre una particolare vista su Sirmione. Imponente la
Fortezza Walter Rama a Rivoli Veronese che si erge a sovrastare la piana
sottostante quasi volesse proteggerla
dalle incursioni di eventuali predatori di tesori naturalistici.Straordinario
…assaporare i colori del paesaggio ondulato a vigneti ed ulivi, carpire con lo
sguardo “spaccati “di vita mentre si
pedala, curvando il busto sul manubrio o di lato, quasi fossimo dei
nocchieri
su una barca che guizza fra i flutti del mare. Una sosta, fra le colline moreniche a Custoza, che da un suggestivo viale di cipressi conduce alla Villa Ottolini e all’Ossario inaugurato nel 1879 per
accogliere le spoglie dei caduti durante le battaglie risorgimentali. Con un vero e proprio slalom fra i gitanti domenicali raggiungiamo il villaggio di Borghetto, paese dei mulini, il cui nome, è un toponimo di origine longobarda che
significa “insediamento fortificato”e si
riferisce ad un primo abitato sorto nei pressi del punto di guado del fiume
Mincio. Spettacolare la vista sulla diga-ponte Viscontea, detta Ponte Rotto
voluta dai Visconti e sulle fortezze
medioevali che si riflettono sull’acqua creando immagini da sogno fra casette
con balconcini e insegne in ferro battuto.
Una vera e propria immersione in un’oasi paradisiaca la si avverte a
Valeggio nel parco della villa Sigurtà per poi ammirare da una strada che sale
i resti del Castello scaligero, baluardo del Serraglio a guardia del fiume.
Ritrovarsi
immersi in un’umanità gaudente di più di trecento cicloamatori, suscita una sensazione di
curiosa ebrezza che molti non comprendono avvertendo unicamente l’effetto
caotico della straordinaria commistione di corpi e di ruote. Ma è decisamente unica l’emozione
che si avverte nel dirigersi come una fiumana in luoghi di suggestiva bellezza
soffermandosi a scrutare i confini di un paesaggio in cui sembra di fondersi facendo proprie le magnifiche valenze
che lo contraddistinguono.
Giuseppina Serafino
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