
"
Giotto e L’Italia" rappresenta il grande evento
espositivo che concluderà il semestre di Expo 2015. La mostra, posta sotto l’Alto patronato del Presidente
della Repubblica italiana, è promossa dal
Ministero dei Beni delle AttivitàCulturali e del Turismo e dal
Comune di Milano-Cultura, con il patrocinio della
Regione Lombardia; è stata prodotta e
organizzata da Palazzo Reale e dalla
Casa editrice Electa. Il progetto
scientifico è di Pietro Petraroia (
Eupolis Lombardia) e Serena Romano (
Università di Losanna) curatori dell’esposizione. Sono presenti 14 opere, prevalentemente su tavola, mai esposte nel capoluogo meneghino, che sottolineano il ruolo dell’artista fiorentino.chiamato da cardinali, banchieri ed anche dal re di Napoli in vari luoghi e città, dove ha cambiato i canoni del linguaggio figurativo italiano con la sua influenza.

Il frammento della
Maestà della vergine da Borgo San Lorenzo e la
Madonna da San Giorgio alla Costa, documentano il momento in cui il giovane Giotto era attivo tra Firenze ed Assisi. La
tavola con Dio Padre in trono proviene dalla
Cappella degli Scrovegni e attesta la fase padovana del maestro, segue poi il bellissimo gruppo che inizia dal polittico bifronte destinato alla
cattedrale fiorentina di Santa Reparata, e che ha il suo punto d’arrivo nel
polittico Stefaneschi, il capolavoro dipinto per l’altare maggiore della Basilica di San Pietro.

La mostra termina con i dipinti della fase finale della carriera di Giotto: il polittico di Bologna, che rientra nel progetto di ritorno in Italia, della corte pontificia allora ad Avignone; e il polittico Baroncelli dall’omonima cappella di santa Croce a Firenze, che per l’occasione della mostra verrà ricongiunto con la sua cuspide, raffigurante il Padre Eterno, custodita nel
museo di San Diego in California.Grazie all’impiego di sofisticate tecnologie, sarà possibile effettuare l’esperienza della visione ravvicinata dei dipinti murali che l’artista realizzò nella Cappella Peruzzi di Santa Croce a Firenz
e.Questo straordinario percorso espositivo
consente di rendere omaggio ai tanti visitatori di
Expo 2015, valorizzando la tradizione di eccellenza scientifica nel
campo del restauro, della conservazione e, in senso più ampio, della
conoscenza del patrimonio storico artistico italiano. Giuseppina Serafino

Commenti
Posta un commento