

Dopo un periodo di restauro conservativo e di
riqualificazione, è stata riaperta al pubblico la
Casa del Manzoni, nel centro
storico di Milano. I lavori sostenuti da
Intesa SanPaolo, sono stati resi
possibili grazie alla convenzione tra la Banca e la Fondazione Centro nazionale
Studi Manzoniani. L’opera di recupero della nobile residenza si è articolato in
una serie di interventi riguardanti la
ristrutturazione dell’edificio, finalizzato a migliorare la funzionalità degli
spazi in vista di un loro differenziato utilizzo. Sono stati riordinati e
selezionati i materiali esistenti (opere d’arte, arredi, volumi) e ricollocati
in un nuovo percorso espositivo riorganizzato in sezioni dedicati a specifici
temi: i ritratti dello scrittore e della sua famiglia, la cerchia degli amici,
i luoghi esperiti, l’iconografia dei Promessi Sposi (creazione di una sala
multifunzionale per visione di alcune delle trasposizioni cinematografiche,
televisive teatrali del romanzo), materiali che documentano la competenza e la passione del Manzoni per la
botanica, le più belle edizioni di opere selezionate dalla sue biblioteche e della seconda moglie Teresa
Stampa.

Per quanto concerne i progetti dell’immediato futuro, la Fondazione
Nazionale Studi Manzoniani intende istituire una o più borse di studio
destinate a giovani dottorandi per lo sviluppo di attività didattiche che
renderanno unica l’esperienza di visita alla Casa.A 230 anni dalla nascita di
Alessandro Manzoni rinasce quindi la
storica dimora dove egli visse dal 1813 fino alla morte, sopraggiunta nel 1873.
Messa all’asta dopo la sua scomparsa, venne acquistata dal conte Bernardo
Arnaboldi; a seguito di varie vicende, divenne proprietà della
Cariplo, che ne fece dono al
Comune di Milano, con il
vincolo di riconoscerne l’uso perpetuo ed esclusivo al
Centro Nazionale diStudi Manzoniani.“Il senso dell’Impresa che abbiamo voluto realizzare- ha
dichiarato il prof. Bazoli, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa
Sanpaolo-è custodire la memoria di un grande italiano, la cui opera può
continuare a ispirare le nostre coscienze e il nostro agire.


Valorizzare il
nostro passato significa incoraggiare il Paese a credere in se stesso e nel
proprio futuro”. “… verrà tempo di migliore età che la nostra, che gli uomini
si recheranno a visitare la casa di questo grande italiano, come luogo sacro…” (N.Tommaseo)
Giuseppina
Serafino
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