

Una proposta ricca e variegata quella presentata a
Milano
dai quattro Gal (Gruppi di azione locale) del Cosentino. Quattro territori
contigui complementari per il rispetto delle tradizioni e del senso
dell’ospitalità. Per il
Gal Altojonio Federico II, il direttore Franco Durso ha
illustrato le peculiarità della zona, situata ai confini settentrionali della
Calabria Jonica, che dal mare s’inerpica fino ai piedi del
Parco Nazionale del Pollino, attraverso
panorami collinari mozzafiato e incantevoli borghi medioevali. Sono state vantate le caratteristiche di alcuni prodotti tipici: il limone (vera eccellenza
calabrese), i salumi (ottenuti dal suino nero di Calabria), l’origano, il
peperoncino dolce e
piccante, le Bacche di Goji, che ben si adattano al

microclima locale. Per il
Gal Savuto, la presidentessa Lucia Nicoletti si è soffermata sulle tre filiere produttive dell’area collinare e montana: Il vino Savuto Doc, le patate e le castagne; sono stati illustrati anche i pacchetti turistici con itinerari storico-naturalistici nella Valle del Savuto (i ponti romani, le cascate Cannavino) e quelli culturali (Santi e Briganti). Per la
Gal Sila Greca, il
presidente Ranieri Fillippelli ha presentato due perle della produzione
agroalimentare: la rinomata liquirizia di Rossano e la cultivar Dolce della
medesima località. Una menzione particolare è stata rivolta al
Codex PurpureusRossanensis, prezioso evangelario del VI secolo e sono stati presentati i
lavori dei maestri d’ascia di Cariati, ai quali si deve la produzione di
imbarcazioni pescherecce. Non è stata sottaciuta la valle del Triondo, la più
grande fiumara d’Europa e l’elefante di Campana.


l’amministratore delegato Valeria Fagiani e il presidente Stefano Leoni hanno
fatto conoscere il territorio della valle del Crati e dell’Esaro, con le sue
tre filiere agroalimentari d’eccellenza, tutelate da normativa europea: i fichi
(Dop di Cosenza) con la varietà più diffusa, la “Dottato”; l’olio (DOP Bruzio) con le cultivar locali Roggianella Roggianese
Tondina, Carolea e Cassanese che gli conferiscono altissima qualità; il vino
(DOP Terre di Cosenza) con il vitigno autocnono più utilizzato, il Magliocco,
che apporta al prodotto qualità e ottima personalità.Una generosa degustazione
di prodotti dell’enogastronomia ha
suggellato la conclusione dell’evento trasmettendo ai numerosi convenuti gli
intensi sapori della bella Terra di Calabria. (Giuseppina Serafino)
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