
Il progetto
Expo Belle Arti, promosso dal Presidente della
Regione Lombardia, Roberto Maroni e curato dal critico Vittorio Sgarbi, è
approdato presso
Palazzo Isimbardi, uno dei luoghi della
politica milanese. Si tratta di un progetto ricco ed eterogeneo che ospita: il
Padiglione del Libro con un’esposizione intitolata “La letteratura artistica”, un
viaggio nella produzione editoriale dal Cinquecento all’Ottocento, attraverso le
più importanti stamperie italiane. I libri si connotano come una sorta di
memoria vegetale dell’umanità, secondo una definizione di Umberto Eco, libri sull’arte, ma anche un’arte dei libri,
che poi è l’arte di preservare la conoscenza per le generazioni future. Una forma di resistenza della vita nel mondo inorganico della cultura digitale. Ad impreziosire il percorso contribuisce la preziosa opera “L’italia rotonda” di Lampridio Giovanardi: un tavolo
intarsiato, iniziato a
Modena nel 1850, nel
laboratorio dell’ebanista incisore.


Il piano del tavolo-composto di oltre
quarantamila tessere in oro, argento, acciaio, legno di varia provenienza,
madreperla, guscio di tartaruga, avorio e osso- riporta Fatti Memorabili e Personaggi Illustri della storia italiana. Verso il bordo vi sono episodi del Vecchio e Nuovo testamento e varie fasi storiche fino all’Unità d’Italia. La
mostra “La vita silenziosa delle cose”, presenta quaranta opere raffiguranti il genere della
natura morta, che abbracciano un periodo che dal Cinquecento arriva alla
seconda metà del Novecento. “Vita
silente” preferiva chiamare Giorgio de Chirico la natura morta, rifacendosi al
termine tedesco Stilleben, che significa appunto “vita silenziosa”: piatti,
frutti, suppellettili, stoviglie, arredi, mazzi di fiori, si configurano come
categoria universale e atemporale. Il percorso di
Expo Belle Arti si chiude con
la possibilità di vedere dal vivo l’attività della
Scuola di Conservazione e Restauro dell’
Università di Urbino, con nuove
tecnologie e metodologie innovative su opere della Raccolta d’Arte
dell’
Ospedale Maggiore Ca’ Granda di Milano e su due libri, fra cui “L’Opera
Omnia” di Platone edita nel 1500. Con


quest’esposizione, la storia e i tesori
artistici di Palazzo Isimbardi, fra cui il dipinto ad olio su tela del Tiepolo, in sala giunta, “Apoteosi di Angelo della Vecchia nel segno delle Virtù”, si
intrecciano con opere di alto profilo artistico in un reciproco arricchimento
di arte e cultura.
Giuseppina Serafino
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