
A Milano, nella prestigiosa location della “
Vigna di Leonardo”, è stata presentata la pubblicazione “La via del tabacco in
Umbria”realizzata da UNITAB con il sostegno di JTI (Japan TobaccoInternational). L’intento è quello di valorizzare il grande patrimonio regionale umbro,

promuovendo la conoscenza delle tradizioni e dell’economia legate alla produzione del tabacco, ricordi ed emozioni di una storia che diventa arte. La storia inizia a
Cospaia, un fazzoletto di terra di 500 metri per 2.000, tra lo
Stato Pontificio e i territori della Toscana. Un primo itinerario-storico
culturale della
Strada del Tabacco può essere lungo la direttrice che unisce
Umbertide a
Città di Castello, passando per
Montone. Quest’ultima, patria di Braccio Fortebraccio, è uno dei
centri più suggestivi per l’atmosfera medioevale che la pervade. Meritano una
visita gli
ex Essiccatoi del TabaccoFondazione Burri di Città di Castello. Proseguendo verso nord, in direzione di
Sansepolcro, luogo natìo di Piero della Francesca, uno dei grandi maestri del
Rinascimento, si giunge a San Giustino.


Questo centro agricolo acquisì
importanza quando un ampio edificio,
inaugurato il 3 marzo 1897, venne destinato ad agenzia per il ritiro dei
tabacchi umbri, oggi ospita il Museo storico Scientifico del Tabacco. Un secondo itinerario è quello di ordine naturalistico: ad est di Città di Castello, per gli amanti
dei corsi d’acqua, viene consigliato l’anello di Fontecchio.Vi è poi l’anello
Montesca-Buonriposo, , che segue la parte di via di San Francesco, ad ovest di Città di Castello, appena varcato il Tevere. Un itinerario adatto a famiglie è il
sentiero natura di Candeleto, con una lunghezza di 3 chilometri e
mezzo e solo 100 metri di dislivello. Curiosa la località di
Aboca che pare abbia preso il suo curioso toponimo dal
nome di un’erba usata anticamente per abortire, chiamata àbiga. Nei dintorni
del paese ha installato il proprio quartier generale una delle più importanti
aziende europee nella produzione di estratti di piante medicinali, con un’area
di 27.000 metri quadrati di piante, 70 varietà ed un mercato di
13 Paesi. Un altro itinerario lungo la Strada del Tabacco è quello della
gastronomia dell’
Alta Valle del

Tevere
che trova una nobile origine nelle citazioni di Plinio il Giovane. Oltre alle carni di qualità-come la
carne Chianina e il Vitellone
dell’Appennino Centrale IGP_spiccano nella cucina tradizionale: la cacciagione,
il cinghiale, il capriolo, il fagiano e in particolar modo la lepre arrosto o
cotta al forno. La regine delle feste di campagna, quando si festeggiava la giornata dei raccolti, è l’oca, in salmi oppure in salsa di pomodoro per condire la pasta all’uovo fatta in casa. Albert Camus ha parlato delle forti suggestioni ricevute nel corso delle sue passeggiate intorno a
Sansepolcro,
tanto da dire:”
Al termine della mia vita
vorrei tornare sulla strada che scende nella valle di San Sepolcro, percorrerla
lentamente, camminare fra i fragili ulivi e i lunghi cipressi e trovare, in una
casa dai muri spessi e dalle stanze fresche, una camera nuda dalla cui stretta
finestra io possa guardare la sera che scende sulla vallata”.
Giuseppina Serafino
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