
Una solenne presentazione quella di “
Cantine d’Italia 2016", tenutasi presso l’
Hotel Michelangelo di
Milano. Fra gli ospiti il giornalista
Antonio Paolini, lo scrittore Massimo Balzani, vincitore del recente
Premio Campiello e Massimo Zanichelli
che ha curato per la Guida 10 interviste a uomini e donne del vino. Massimo
Corrado, presidente di
GoWine, ha
illustrato le principali novità dell’opera, sottolineando che essa non vuole
rivolgersi solo ai “superappassionati” ma costituisce un’occasione per creare
cultura a favore dei vini e dei suoi territori. “E’ costante la crescita di
investimenti da parte delle aziende vinicole verso il turismo del vino- ha
continuato. In Guida cresce il numero di realtà che si presentano sia
attraverso attività parallele come agriturismo, b&b, sia tramite iniziative
che rendono la cantina un luogo aperto per incontri, eventi culturali,
manifestazioni legate al gusto”. Sono 690 le cantine selezionate,


231
“Impronte d’eccellenza” per l’enoturismo, oltre 3.000 i vini segnalati, 1.500
indirizzi utili per mangiare e dormire. La cantina si connota come un sito da
visitare e che concorre alla promozione del turismo del vino, una sorta di
omaggio alla grande accoglienza italiana in questo luogo dal sapore antico. Il riconoscimento “L’Impronta GO Wine” è un
segno d’”eccellenza” nel campo dell’enoturismo nazionale e rappresenta una
menzione che l’associazione assegna alle cantine che hanno conseguito un alto
punteggio nella valutazione complessiva su: sito, accoglienza e profilo produttivo.
Nella speciale classifica per regioni si conferma ai vertici la Toscana



con 47
Impronte, seguita da Piemonte (43) e Veneto (37).Uno spazio particolare, nel
corso della cerimonia, è stato riservato alla consegna dei 6 “Premi
speciali”, rivolti a Resort, Tavole
aziendali d’eccellenza, vini “storici” e “autoctoni”, Enoarchitetture. A
conclusione è seguita la degustazione degli oltre 160 Vini Top premiati dalla
Guida, il cui spirito rimane sempre quello di spingere l’appassionato a
viaggiare per conoscere il fascino del territorio del vino italiano per mezzo
dell'avvincente racconto dei suoi numerosi interpreti d’elezione.
Giuseppina Serafino
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