Le bellezze del Parco del Beigua sono state illustrate in una piacevole conferenza organizzata dall’Associazione “U Campanin russu” presso il chiostro dei Domenicani a Varazze. Il più vasto parco naturale regionale della Liguria si estende per 8715 ettari a cavallo delle
Pratorotondo Casa Miniera
province di Genova e Savona, interessando dieci Comuni. Si tratta di uno straordinario balcone formato da montagne che si affacciano sul mare, che dista a 4,5 km, dove natura, storia e antiche tradizioni si fondono in un connubio di prestigioso valore culturale. Un panorama unico che spazia dal promontorio di Portofino a Capo Mele,
facendo scorgere anche la Corsica. A 1088 metri di altitudine sorge il Rifugio Argentea, ristrutturato dall’Ente parco nell’estate del 2014, con un impianto fotovoltaico per fornire energia
Torbiera Laione
verde alla struttura. Siamo nel tratto più spettacolare dell’Alta Via dei Monti Liguri, che verso levante conduce al passo del Faiallo e verso ponente a Pratorotondo. Un fitto intreccio di circa 400 km di sentieri su cui è possibile praticare trekking (nordic walking, biowatching) mountain bike, sci con racchette da neve e, snorkeling nel lungomare Europa. Un tripudio di colori in cu si può osservare una ricca fauna costituita da caprioli, lepri, tassi e uccelli come l’aquila reale, il
Rifugio Argentea
biancone,
il falco pecchiaiolo, il picchio,
l’allodola. Il Geoparco del Beigua è compreso dal 2015 nei siti Unesco Global Geoparks, una lista che comprende 120 geoparchi a livello mondiale(distribuiti in 36 Paesi) di cui 69 in Europa e 10 in Italia. Il territorio del Geoparco - presenta diversi siti di interesse geologico (geositi) come ad esempio gli spettacolari canyon della Valle Gargassa (Comune di Rossiglione) o la strabiliante barriera corallina fossile in località Ponte Prina (Comune di Sassello). Il viaggio “geologico” ideale prevede una puntata ai meandri nei pressi della Piana della Badia di Tiglieto, dove
sorge la prima abbazia circerstense costruita fuori dai confini di Francia nell’anno 1120. Meritano un visita
Val Gargassa
anche i fantastici fiumi di pietre e campi di pietre (blockstream e blockfield) nei settori del crinale del Geoparco nelle località Torbiera del Laione e Pian Fretto e un’ultima sosta per ammirare i terrazzi marini lungo il tratto costiero compreso fra Varazze, Cogoleto ed Arenzano.Oltre alla ricchezza di geodiversità e geodiversità, il Geoparco del Beigua conserva numerose incisioni rupestri che testimoniano l’antica frequentazione umana del comprensorio.
Sono sempre di più coloro che ricercano come meta dei loro viaggi dei caratteristici borghi che fanno assaporare il tempo perduto, magari su alture, guardando il mare a due passi dal cielo. A stilare una lista di questi autentici gioielli sparsi per l’Europa è stata jetcost.it uno dei più conosciuti motori di ricerca di voli e hotel. Si inizia con Pitigliano nella Maremma , in provincia di Grosseto, dove si possono ammirare i classici colori dell’ambiente toscano con le sue magiche atmosfere; la cittadina risalente al 1061, è ricca di tombe etrusche che gli abitanti usano come cantine per conservare l’ ottimo vino, tutte collegate da grotte e gallerie.Fra i borghi a picco sul mare vi sono Ravello , sulla costiera amalfitana, località scelta per le vacanze da Greta Garbo, Jacqueline oTennessee Williams. Manarola , grazioso paesino delle Cinque Terre, con i colori pastello che amma ntano le casette a guisa di presepe, è conosciuto anche per il suo vino, come lo Sci
Sono lontani i tempi in cui andare in vacanza significava scrivere delle cartoline a parenti ed amici per ricordarli e forse per mostrare i luoghi scelti, in una sorta di captatio benevolenziae. Ora rivederne alcune di esse, quasi fossero dei cimeli da custodire gelosamente, ci fa riassaporare il gusto di atmosfere un po’ troppo statiche ma dal valore incommensurabile per il fatto di soffermare quello sguardo troppo fuggevole a cui ci ha abituati la tecnologia. A questo proposito occorre citare l’iniziativa di Ferrovie Italiane che ha pubblicato l’ultimo numero del magazine Le Frecce , in versione online per la III volta, con una rubrica dedicata alla scelta delle prossime mete di svago. Le tante cartoline, dagli anni ’60 al Duemila, vogliono donare, a loro detta, suggestioni e spunti di viaggio per programmare al meglio l’estate 2020. Sulla cover viene ritratta la partenza per il mare negli anni del boom economico, con una foto dell ’Archivio Fondazione FS Italiane . S
Ad Arezzo è stato presentato un suggestivo progetto che consentirà agli appassionati di cicloturismo di percorrere 80 chilometri in un territorio di incantevole bellezza. Il tracciato ricalca quello de “ L’Ardita” , la celebre ciclo storica che da qualche anno richiama appassionati di bici vintage.Ideato dalla Fondazione Arezzo Intour e dall’associazione A.S.D, esso è finanziato nell’ambito territoriale omogeneo Arezzo, Capolona, Castiglion Fibocchi. A tale proposito si appronterà una cartellonistica adeguata per consentire ai cicloturisti di esplorare lo storico tracciato 365 giorni all’anno e di conoscere la storia dell’Alpe Poti. Questa stazione climatica, meta di importanti corse ciclistiche, potrà essere così raggiunta in autonomia. Il progetto sarà arricchito con itinerari di tipo naturalistico legati al trekking e al podismo, fruibili grazie ad un’area internet con mappe, tracce, gpx per pianificare al meglio la vacanza. Si sarebbe svolta dal 17 al 20 aprile la
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