Orticola 2017


con oltre 160
espositori, ha proposto il tema “Le piante italiane per il giardino italiano”. Si tratta della più importante vetrina per il vivaismo di ricerca italiano, un percorso verde alla scoperta di giovani talenti e piante insolite, rare e dalle mille proprietà, fa rivivere “Il Giardino Fiorito”, la storica rivista di settore, nata nel 1931 e dagli anni cinquanta organo ufficiale della


prima volta hanno partecipato Guido Agnelli, con una collezione di piante da frutto tropicali quasi introvabili in Europa, come Theobroma cacao e Inga edulis (guaba), portatrice di un frutto con caratteristiche curative per l’artrite e i reumatismi; Dennis Barroero con un’ innumerevole quantità di frutti da tutte le regioni del mondo, come la mora di Gelso cinese, il babaco, la pitanga; Daniele


Dalla Libera del vivaio
Novaspina, tornato per il terzo anno
consecutivo , è il più giovane e super premiato ibridatore italiano di rose. I ragazzi di Res Naturae si sono cimentati con una collezione di rabarbari, Ladre di Piante con una importante collezione di Ortensie, Arborea Farm con piante acquatiche della flora italiana per la fitodepurazione, Piante innovative con esemplari stranissimi come lapianta dei pappagalli così chiamata perché i suoi frutti ricordano dei pappagallini, e quelli maturi sono utilizzati nei giubbotti di salvataggio per assorbire l’olio dal mare e altre specie bizzarre, quale la “pianta cerotto”, una Kalanchoe che si mangia,


Monarda didima , detta thè Oswego o menta
bergamotto, pianta sacra degli Indiani d’America. Gèrard Weiner, vivaista francese del Luberon, vero “cacciatore” di piante in tutto il Mediterraneo, è ritornato ancora dopo aver vinto il Premio Orticola 2016 per la sua ostinata ricerca sul territorio. Suggestivo è risultato l’allestimento a cura del


Giuseppina Serafino
Commenti
Posta un commento