
Sensazioni uniche quelle che si avvertono pedalando a Bibione con ritmi che assecondano il piacere della scoperta di un territorio denso di sorprese straordinarie. Una rete di 35 km di piste ciclabili che

si snodano partendo dal lungomare incorniciato dai cespugli di erica, lavanda ed oleandri. Da Piazzale Zenith a Bibione Pineda, la pista ciclabile “Passeggiata Adriatico” per un tratto di circa 15 km, permette di assaporare un miscuglio di profumi e di colori che sembrano avvincere magicamente fiancheggiando la distesa marina. Un modo per ritrovare un naturale refrigerio alla calura e al ritmo frenetico della vita balneare, immergendosi nella Pineta fra via

Brenta e viaToro, il Lino delle fate, un’area protetta a breve distanza dalle Terme, che prende il nome dalla pianta omonima della

specie Stipa Veneta. Una
natura rigogliosa e incontaminata in cui è bello addentrarsi dal suggestivo Bosco Canoro al Lido, e come quella costituita da pini neri d’ Austria disseminati lungo il percorso di 12 km cha conduce al faro.Un contesto onirico che riporta indietro nel

tempo fra dune sabbiose e frinire di

cicale che sembrano evocare contesti di epopee piratesche in cui
il prezioso tesoro rinvenibile è quello di un affascinante contesto
ambientalistico. Gira Tagliamento è invece il percorso ciclabile che da

Bibione porta a
San Michele al Tagliamento e poi verso
Villanova della Cartera, donando emozioni sensoriali ad ampio ventaglio per la particolarità del sistema fluviale e della sua morfologia,

tanto da avergli fatto guadagnare l’appellativo di

Re dei fiumi
alpini. Lungo strade poco trafficate e a tratti con sterrato, muniti di mountain bike , si attraversano le graziose frazioncine di Marinella, Cesarolo e Terzo bacino, in una campagna costituita da frutteti e campi coltivati per giungere sull’argine che costeggia il Canale dei Lovi, dove si possono ammirare dall’alto i tipici casoni . Si tratta di gigantesche capanne, costruite da

pescatori, con assi portanti in legno e ricoperte con canne palustri che risalgono al II secolo d. C, mute testimoni di tempi arcaici contraddistinti dai ritmi della semplice sussistenza scandita dagli umori del

mare. Sapori che si gustano fra le pagine del
romanzo “Di là dal fiume e tra gli alberi”dello scrittore statunitense Ernest Hemingway , che per la prima volta visitò la laguna nel 1948 omaggiandola con la descrizione dei suoi fiabeschi elementi connotanti. Un’altra piacevole scoperta fra scorci di sonnolenta vita rurale, filari di pioppi e canali che si celano in antri erbosi, è l’area protetta di

Vallevecchia, popolata da molteplici specie di animali annidati in un’atmosfera di magici altri tempi. Lungo il Taglio, il canale che segna il canale fra San Michele del Tagliamento a
Caorle, una nuova passerella, in località Prati Nuovi, consente di raggiungere la duna di sabbia di Brussa dove le tartarughe depongono le uova e il tarabuso, detto cavaliere d’ Italia, si mimetizza fra i canneti e compie il suo volo elegante. A suggello di queste piacevolissime escursioni in sella alla bici, non può mancare la sosta presso tipiche osterie dove potersi ritemprare riscoprendo antiche tradizioni culinarie e l’essenza del territorio di
Bibione nelle molteplici prelibatezze che lo contraddistinguono .
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