L’Italia che si prende cura dell’Italia


organizzazioni nazionali che si prendono cura dell’ Italia. Dopo l’introduzione di Claudia Sorlini,Vice Presidente del Touring Club, in rappresentanza del Presidente, Franco Iseppi, hanno preso parte al dibattito Vincenzo Torti, Presidente del Cai, Luciano Gualzetti, Direttore di Caritas Ambrosiana, Marco Magnifico, Vice Presidente del FAI, Stefano Ciafani, Presidente di Legambiente e, in collegamento video, Carlo Petrini, fondatore di Slow Food .Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano, ha affermato che il suo ente da sempre


di volontariato che sono, invece, rivolte a valorizzare l’ appartenenza alla comunità, a facilitare l’inclusione sociale, l’accoglienza e il confronto fra culture e diversità 2) Le Bandiere arancioni, ovvero la via italiana alla valorizzazione delle piccole comunità dell’entroterra, producendo benessere per i territori senza snaturarli. Sono state rilanciate due proposte: Fare insieme con le altre associazioni un progetto di educazione al paesaggio, scegliendo una decina di aree del

Paese che abbiano valore universale. -Recuperare un progetto già sostenuto dal TCI insieme con le sei grandi Associazioni: CAI, FAI, WWF, Legambiente, Italia Nostra, e finalizzato alla messa in sicurezza idrogeologica del nostro Paese. La giornata si è conclusa con l’intervento di Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo. Oltre a confrontarsi sulle attività svolte dalle singole organizzazioni è stato sottoscritto un impegno sui beni comuni riassunto in alcuni punti come: prendersi cura di beni produce effetti positivi su chi si impegna ma anche sulla società nella sua interezza, contribuendo a rafforzare le relazioni di comunità e il senso

di appartenenza; i cittadini attivi e le organizzazioni che si prendono cura dei beni comuni sono una ricchezza e non un ‘interferenza. Occorre incentivare una cultura di condivisione e di collaborazione fra istituzioni e cittadini; le istituzioni, le imprese e i mezzi di informazione devono dare sempre maggiore visibilità all’ energia espressa dalla società civile sostenendo la disponibilità dei cittadini a dedicare il proprio tempo alla cura dei beni comuni materiali e immateriali.
Giuseppina Serafino
Commenti
Posta un commento