Matera e il viaggio nel tempo





sorta di pietre accatastate mi ricordavo i racconti d’infanzia sulla
dura vita quotidiana dei lavoratori agricoli e l’arte di arrangiarsi fra gli stentati introiti dell’attività di mezzadria, in balìa di avidi proprietari latifondisti di discendenza baronale. Fra i siti più caratteristici vi è il Complesso Monastico delle Virtù, costruito secondo i dettami dell’architettura romanica, e di San Nicola dei Greci, con superbi affreschi. Addentrandosi fra quelle cavità polverose che a volte si ergevano come una sorta di ideali palcoscenici in prossimità di naturali balconate, si avvertiva la necessità di fotografare aspetti insoliti del luogo, connotandoli di

una personale interpretazione. Desiderio che si avvertiva particolarmente nella Murgia Materana, un vertiginoso canyon scavato dal torrente Gravina, in cui si dischiude un
paesaggio selvaggio, da alcuni ritenuto a metà fra l’Arizona e la Rift Valley, con gole
desolate, grotte che furono abitate da cavernicoli e più di 150 chiese rupestri. Il parco ha un’estensione di circa 8000 ettari e ingloba anche i siti del territorio di Montescaglioso. Dal Belvedere di Murgia Timone, proprio di fronte ai Sassi si può ammirare Matera in tutto il suo fascino con la miriade di luci serali che
sono una specie di preghiera rivolta verso il cielo o verso coloro che la osservano, affinchè ne perpetuino il ricordo della sua genuina essenza al di là delle mode culturali
effimere. Invocazione che sembra provenire dalla Cripta del

una personale interpretazione. Desiderio che si avvertiva particolarmente nella Murgia Materana, un vertiginoso canyon scavato dal torrente Gravina, in cui si dischiude un
paesaggio selvaggio, da alcuni ritenuto a metà fra l’Arizona e la Rift Valley, con gole


effimere. Invocazione che sembra provenire dalla Cripta del


Intorno a questi gioielli di cultura materiale si affastellano i sapori della cucina lucana esibiti in lussuose botteghe o rinomati


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