Verso la fine della
vendemmia in Alto Adige ha inizio il “Torggelen”, un’antica usanza che gli
abitanti del luogo definiscono “la nostra quinta stagione”. Il termine sopracitato
deriva da “torggi” (lat. torquere) e significa torchio, la pressa in legno che
viene utilizzata per pigiare l’uva. Questa tradizione popolare è nata dall’abitudine
di vignaioli, venditori e enoappassionati di incontrarsi in cantina per
degustare la nuova annata. Gli splendidi
colori autunnali invitano a passeggiare
tra i filari di vite, fitti boschi e graziosi paesini di montagna, suggellando
le amene esperienze con una sosta gastronomica. Disseminati sul territorio
sorgono i masi contadini e le aziende agricole che, da inizio ottobre a fine
novembre, aprono le proprie stuben, accogliendo i visitatori con le gustose
specialità della cucina altoatesine. Fra i piatti rinomati spiccano: i ravioli “Schlutzkrapfen”,
i canederli,la carne salmistrata e le salsicce con crauti, lo speck, le castagne arrosto, i krapfen fatti
in casa, accompagnati dal “siaber”, il mosto d’uva, oltre al

vino novello. Piacevole
camminare lungo la stretta forra di un torrente con le sue cascatelle
gorgoglianti, su ponticelli, assaporando il contrasto fra il freddo della forra
e il tepore del sole pomeridiano che filtra fra i rami di querce, faggi e
carpini. Di tanto in tanto ci si imbatte in resti di insediamenti antichi, castelli
e rovine di chiese medievali come quella di S. Pietro. Con un bus pubblico si
può raggiungere S.Antonio ( 500 me), per
prendere la funicolare per il passo della Mendola (1363), una delle maggiori
funicolari europee, entrata in servizio, dopo 14 mesi di lavori, il 19 ottobre
1903. Il

dislivello di 854 metri viene effettuato in 12 minuti, con una
pendenza media del 65 %. Nel suo percorso di 2,1 chilometri si inerpica su una
parete di roccia immersa nel bosco, attraversa gallerie e ponti, raggiungendo
la stazione a monte, presso la quale si schiude uno straordinario panorama sull’Oltradige
e la Bassa Atesina. Questo impianto è stato progettato da Emil Strub per
collegare le stazioni di cura di Gries (Bolzano) e la
Mendola, in connessione
con la ferrovia elettrica Bolzana-Caldaro. Si sale fino ai Monti Penegal e si
discende in funicolare a S.Antonio, per poi raggiungere in bus pubblico
S.Giuseppe. Una bella escursione è quella che porta al lago di Caldaro che gode
di un particolare microclima che rende tale bacino lacustre il più caldo delle
Alpi. Magiche atmosfere che restituiscono sensazioni decisamente appaganti.
Giuseppina Serafino
Che bei ricordi che ho di questo periodo! Andavo spesso in giro per cantine con mio zio prima che morisse....
RispondiEliminaImmagino che sia proprio un ricordo di...vino!
EliminaChe posti suggestivi! veramente bellissimi. A me infondono tranquillità e credo che sia l'ideale per rilassarsi e per degustare le specialità locali.
RispondiEliminaSono dei "paradisi" autentici e mi fa piacere condividere le emozioni provate.
EliminaMi piace molto l'Alto Adige e soprattutto amo la vendemmia. Non mi è mai capitato di andarci in autunno: deve essere qualcosa di speciale, un'esplosione di colori e sapori. E' comunque una bella idea per un weekend.
RispondiEliminaTi auguro di poter realizzare il tuo desiderio.
EliminaLe foto ritraggono dei luoghi davvero splendidi! Ora quei vigneti devono avere già le foglie che iniziano a colorarsi. Viene voglia di partire subito!
RispondiEliminaMagari si potesse partire subito e perdersi nelle magiche sensazioni dei tanti ambienti fantastici che ci circondano.
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