Poschiavo è un borgo celebre per il passaggio del
trenino del Bernina. Prima dell’avvento
di questa ferrovia era un punto di sosta per le carovane che dalla Valtellina,
si dirigevano verso
Coira, trasportando
merci di vario genere, ed in particolare
vino. Questa economia di transito ebbe però una battuta d’arresto a causa
dell’alluvione del 1834 e della realizzazione dei principali trafori alpini che
deviavano il traffico dalla Valposchiavo in luoghi limitrofi. La località
ritornò fiorente come in passato,
grazie alla sopracitata presenza del trenino rosso dal 1910 e alle attività delle
centrali elettriche attive a partire dal XX secolo. Il borgo dista dal confine
italiano soltanto 16 km e 117 km da Coira, capoluogo del cantone Grigione,
antica città svizzera che vanta 5000 anni di storia. La si può raggiungere in
auto lungo il Passo del Bernina e il Passo Giulia, o continuando il viaggio a
bordo del caratteristico convoglio rosso, lungo la
via Albula, riconosciuta
anch’essa come patrimonio Unesco fino a Thusis. Sono svariate le proposte
culturali presenti a Poschiavo , a partire da quella museale il museo poschiavino, presso Palazzo de Bassus- Mengotti che
permette di compiere un salto nel passato della vita contadina; a Casa Tomè è
possibile conoscere le attività legate alla cucina tradizionale. Casa Console è
la sede di una pregiata collezione di dipinti romantici tedeschi e svizzeri,
che è
simbolo della città assieme al quartiere spagnolo, composto da una serie
di palazzi fatti erigere dagli emigranti poschiavini dal 1857 al 1911 , ad
opera dell’architetto italiano Giovanni Sottovia. Si tratta di una imponente
schiera di edifici signorili, edificati nella seconda metà dell’Ottocento per
volontà dei pasticceri emigranti di ritorno in patria. Si possono poi visitare
belle chiese come quella tardo gotica di San Vittore Mauro, alla chiesa
evangelica della
Santissima Trinità del 1600 e la chiesa cattolica di Santa
Maria Assunta, tipica chiesa di campagna in posizione panoramica, visibile
anche dal trenino del Bernina. Una curiosità di Poschiavo è il fenomeno della stregoneria
attestata dai numerosi atti processuali conservati presso l’archivio comunale
valligiano. Tra Seicento e Settecento il tribunale laico locale istituì un
grande numero di processi contro “streghe” e “stregoni”, ovvero individui
colpevoli di essere
depositari dell’arte della stregoneria, rinnegando la Trinità per porsi al servizio del Demonio. Una devozione attestata da riti collettivi periodici, i cosiddetti sabba o “berlotti”, oltre alla pratica deimalefici, degli atti con i quali si credeva potessero danneggiare persone, animali e l’ambiente circostante. Sarà questa atmosfera a catturare ancora oggi allorchè si visita questa località, quasi sospesa nel cielo, trasmettendo emozioni straordinarie quando si sfreccia sul Trenino immergendosi in un contesto di magica bellezza
Ne avevo sentito parlare proprio per il trenino rosso del Bernina. Dalle foto sembra davvero un luogo idilliaco!
RispondiEliminaLo è veramente, provare per credere!
EliminaRicordo ancora il viaggio sul trenino rosso come una delle giornate più belle della mia dolescenza. Luoghi semplicemente idilliaci! Spero di poterci tornare presto non appena alle restrizioni lo permetteranno...
RispondiEliminaSembra di entrare nei mondi incantati di fanciullesca memoria, proprio così!
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