In un minuscolo
angolo di Ponente in provincia di Imperia si trova Pigna, un paesino con circa
800 abitanti a poca distanza dalla rinomata
Bordighera. Il nome sembra derivare
dal fatto che le antiche case, strette strette l’una all’altra e attraversate
da ripidi viottoli, appaiono come l’omonimo frutto delle conifere. Il borgo ha
una caratteristica peculiarità architettonica : essere costruito in cerchi
concentrici, i “chibi”. Nel suo territorio sono presenti le terme di lago Pigo,
le
cui proprietà terapeutiche erano già
apprezzate in età romana. Pigna, a
valle dei monti Toraggio e Pietravecchia, le “Piccole dolomiti” della Liguria,
è una delle più importanti borgate della Val Nervina e deve il suo toponimo
alle bellissime foreste di conifere che un tempo circondavano l’ambiente
circostante. Altra particolarità di Pigna è quella di essere fra i maggiori
produttori mondiali di mimose, le cui proprietà vengono utilizzate per la
preparazione di cosmetici. Questa graziosa località risale all’epoca
preistorica, come attestano alcuni
ritrovamenti archeologici risalenti a circa
60.000 anni fa, nella Grotta di Giacheira, nella frazione di Marellae; nei
pressi della antica pieve benedettina di San Tommaso fondata nell’XI sec.è stato scoperto un
insediamento di epoca romana. Il patrimonio artistico del piccolo agglomerato
contempla il castello, tutt’ora visibile all’interno del borgo medievale,
collegato alla quattrocentesca chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo,
con un bel rosone a colonnine in marmo bianco. Quattrocentesca è anche la chiesa di San Bernardo edificata

sui resti di un edifico preesistente.
Particolare è anche il Santuario della Madonna di Passoscio, in una strada fra
boschi di castagni e preceduto da 15 cappelle votive della Passione, meta di
numerosi pellegrini che vi hanno lasciato centinaia di ex voto. Fra le tante
iniziative che vengono organizzate vi è
la “Raviolata di San Tiberio”, nella piazza del castello, per ricordare
un’antica tradizione che rammenta l’epoca delle scorrerie saracene sulle coste
liguri, nel XVI sec sconfitte dagli abitanti di Pigna che vollero festeggiare
la vittoria con una grande abbuffata di ravioli, loro piatto tipico, conditi
solo con il formaggio pecorino per la mancanza dell’olio. Ad agosto si
festeggia la lavanda, a ricordo dei
tempi in cui nel borgo era attiva la distilleria di Aristide Martini, famosa in
tutta la zona e i pignaschi partivano per andare a raccogliere i fiori
profumati sulle montagne. Nella piazza principale viene collocato
l’alambicco
in rame, solitamente visibile nelle sale del vicino museo, e si esibiscono
prodotti tipici sulle bancarelle che diffondono deliziosi profumi in una festa
di colori e sapori come avviene anche nella festa del pane nero. Quest’ultimo è
uno delle tante prelibatezze come dai
fagioli bianchi che sono una specialità locale Presidio Slow food. Tante
deliziose bontà da scoprire in questo incantevole microcosmo di storia e
tradizioni
Sai che non avevo mai sentito nominare questo borgo? Sembra incantevole! Me lo segno, anche perché adoro sia la lavanda che la mimosa
RispondiEliminaSperiamo che consentano prima o poi, gli spostamenti oltre regione!
EliminaChe bello! Davvero non lo conoscevo. Piccole meraviglie nascoste...
RispondiEliminaBello condividere le preziose opportunità che ci sono nei nostri territori con chi dimostra di saperle apprezzare!
EliminaDev'essere un borgo bellissimo, con le mimose, con la lavanda, per la sua vegetazione in generale e per i reperti storici. E' un po' distante da dove abito ma se capito in zona non mancherò di visitarlo!
RispondiEliminaNon si sa mai!
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