Sono oltre tremila le rappresentazioni pasquali in
Italia Da Nord a Sud, con riti religiosi, processioni, sacre rappresentazioni ,
tradizioni folcloristiche e gastronomiche. L’uovo, simbolo della vita e di fecondità, è presente in diverse antiche
culture come ad esempio quella persiana che pare fosse stata la prima ad usare
l’uovo di gallina come oggetto
beneaugurante
con l’arrivo della primavera. In Occidente l’usanza risale al
1776, quando il capo dell’abbazia di St. Germain- des – Pres donò prodotti delle sue terre ed uova in gran quantità al re Luigi VII, appena rientrato a
Parigi dopo la seconda Crociata. Ad
Urbania, in Provincia di Pesaro ogni anno
si svolge il tradizionale gioco chiamato Punta e cul, ispirato alle usanze
delle aie contadine, quando la mattina di Pasqua e nei due giorni seguenti ci
si incontra per sfidarsi al
gioco dell’uovo: bisogna battere le uova l’uno
contro l’altro dal lato appuntito, il vincitore è quello il cui uovo rimane intatto
e che conquista tutte le altre uova che è riuscito a rompere. A
Bormio (Sondrio) esiste una tradizione che affonda le sue radici nella natura
pastorale : i “Pasquali”, vero e proprio rito propiziatorio per la nuova
stagione dopo i rigori dell’inverno Essi consistono nella benedizione di cinque agnellini che vengono trasportati
nella chiesa
arcipretale ornati nel migliore dei modi da ognuno dei cinque
rioni in cui è suddiviso il borgo. Una colomba è protagonista della celebrazione dello Scoppio del Carro che si svolge a
Firenze ed è una
suggestiva festa che deve la sua origine a tre schegge del Sacro Sepolcro
conservate nella Chiesa dei Santi Apostoli. In seguito venne allestito un carro
che trasportava il fuoco sacro nelle case e con il passare del tempo il carro
divenne sempre più sfarzoso, ricco di razzi
e fuochi d’artificio fino a
diventare una grande manifestazione che coinvolge tutta la città. Oggi il carro
viene trasportato per il giorno di Pasqua da buoi bianchi, dal Piazzale del
Prato fino al Duomo di Firenze, e si tende ad esso un filo di ferro che lo
unisce all’altare maggiore. Lungo il filo viene legata una colombina che porta
nel becco un ramoscello di ulivo, che ha il compito di scivolare verso il
carro con la miccia accesa per incendiare i fuochi d’artificio contenuti. La
tradizione vuole che se lo scoppio risulta perfetto e se la colombina compie tutto il percorso per Firenze si
preannuncia un anno positivo. A Civita e
Frascineto, in provincia di Cosenza, il lunedì di Pasqua si tengono le Vallje,
danze e canti popolari in Arberesh (albanese) in ricordo della vittoria di
Skandeberg sui Turchi. Le giovani indossano il costume tradizionale di rara
bellezza sfilando per le vie del paese. Fra le tante manifestazioni dell’Isola
di Ischia si ricorda
la Corsa dell’Angelo che si svolge a Forio e risale ad
un’antica tradizione del 1600; essa riproduce il momento dell’incontro tra la
Madonna e il Figlio risorto.Le statue portate in processione sono tutte molto antiche e sono state realizzate
da un bravissimo artigiano napoletano nella seconda metà del XVIII secolo.
Tanti i modi di celebrare la Pasqua, secondo valori storici o di carattere
antropologico, che ne potenziano il significato consentendo di assaporarne
appieno la sua profonda essenza.
Interessantissimo il tuo post, culturale, religioso, preciso... grazie E' davvero fatto bene. Lo si potrebbe proporre nelle bibioteche delle varie curie diocesane e sarebbe di stimolo, (fuori lockdown) per ravvivare il credo nelle altre diocesi e parrocchie con una preghiera rappresentativa e attiva. Grazie
RispondiEliminaSei molto gentile, purtroppo non ho contatti perché avvenga ciò che suggerisci. Se ritieni, potresti fare un passaparola...grazie mille!
EliminaSono cresciuta con i riti della settimana santa. In Sardegna abbiano tradizioni antichissime. Scoprirne altre è sempre affascinante!
RispondiEliminaConto di aggiungere altri riti e sicuramente, fra di essi, quelli molto suggestivi della Sardegna.
EliminaMolto molto interessante, adoro questo genere di post. Amo tanto le tradizioni e cerco sempre di scoprirne di nuove. Grazie! ��
RispondiEliminaValentina
Buono a sapersi, temevo che fosse un argomento considerato superato in una società ipertecnologica e con valori a volte effimeri.
EliminaBellissimo viaggio nelle tradizioni pasquali! Questo articolo fa respirare e sognare di scendere nelle strade e partecipare ai riti...una boccata di ossigeno di cui abbiamo davvero bisogno, visto che per il secondo anno di seguito ci tocca una Pasqua blindata...
RispondiEliminaPurtroppo ancora segregati per ora ...ma ci rifaremo presto!
EliminaBellissima questa carrellata nelle tradzioni pasquali italiane! Molte non le conoscevo proprio quindi grazie per averle raccontate! Io amo tantissimo le feste tradizionali perché raccontano tanto della storia di una comunità!
RispondiEliminaMi fa molto piacere condividere questi aspetti antropologici che rischiano di essere dimenticati.
Elimina