Trekking alle Egadi
L’arcipelago
delle Egadi comprende l’Area Marina più grande d’Europa, dal 1991, ultima parte
della Sicilia Occidentale, sulla rotta che unisce la Tunisia al Mediterraneo
Occidentale, Un vero e proprio paradiso in cui si trovano inserite Favignana, la più estesa isola e celebre per
le sue cale, oltre che per le vicende della famiglia Florio, che l’acquistarono
da banchieri genovesi nel 1874 e la fecero diventare il più importante centro
di produzione del tonno. Levanzo, la prima dell’arcipelago ad essere abitata
dall’uomo, che
gli splendidi colori delle euforbie, per
raggiungere il complesso monumentale
denominato Case Romane (240 metri), area archeologica del IV sec. Un
presidio militare fondato dai Romani per controllare la rotta che da Cartagine
conduceva a Roma; è possibile vedere anche una chiesetta rurale dell’XI sec.
costruita dai monaci di lingua greca. Inerpicandosi fra i lecci, si può
salire a Pizzo Falcone ( 686 metri), da
cui si può ammirare un fantastico panorama. Dopo un meritato riposo si può
ridiscendere verso la costa per arrivare a Punta Troia, promontorio che
possiede una
torre saracena trasformata dai Normanni in un vero e proprio
castello che domina le propaggini nord orientali dell’isola. In un’ora e mezza
di cammino, dopo un bagno refrigerante, si può far ritorno a Marettimo, oppure
si può utilizzare la motonave. Il giorno successivo si prosegue per il Monte
Lissandro, sulla cui sommità vi sono ancora i resti di un punto di osservazione
del Genio Militare del 1888, denominato Semaforo. Da qui transitano migrazioni
di uccelli come rapaci e cicogne che vengono studiati nel vicino campo base
della LIPU. Spingendosi oltre si arriva
sull’altro versante dell’isola, per
soffermarsi a Cala nera, la spiaggia più bella dell’isola.Il giorno successivo ci attende un facile trekking
verso Punta Bassana, promontorio più a sud dell’isola, e la località di
Carcaredda (252 metri) per poi proseguire verso Cala Nanchi e concedersi un
maritato bagno ristoratore. Il 5° giorno prevede lo spostamento in aliscafo per
Levanzo, la più piccola e meno abitata isola delle Egadi, lunga 5 km e larga 2, per una
superficie di 6 kmq. Qui il punto più alto è rappresentato da Pizzo del Monaco, con intorno circa 400 specie di flora
rupestre. Dal
porto di Cala Dogana si avvistano le bianche case del paese,
minuscolo come una sorta di presepe. In un silenzio delizioso , reso possibile
dalla mancata circolazione di auto, ci si dirige verso la Grotta del Genovese,
che si raggiunge dopo circa un’ora e trenta di cammino. Il luogo è celebre per
i graffiti preistorici, risalenti al 10.000-9.000 a. C, quando Levanzo e
Favignana erano ancora unite alla Sicilia. Ci si potrà immergere nel mare
cristallino a Cala del Faraglione, una delle venti più belle spiagge d’Italia.
Nel pomeriggio si raggiunge in aliscafo Favignana, entrata a far
parte dello Stato Italiano solo nel 1937. Nell’abitato spicca Palazzo Florio, elegante edificio a metà fra villa liberty e massiccio castello, costruito nel 1876 ed oggi sede del Municipio. Il nostro percorso sarà poi diretto a Cala Rossa e alla Grotta del Bue Marino, caratterizzata da cave di tufo, e infine a Cala Azzurra e Lido Burrone; è possibile effettuare il suggestivo tour in bicicletta diversificando il nostro approccio turistico e spingendosi verso il punto panoramico di Santa Caterina e la Tonnara, vicino al porto. Ovviamente la nostra densa settimana che terminerà
facendo ritorno a Trapani, sarà suggellata quotidianamente da
degustazione di piatti tipici per apprezzare appieno le ricche valenze dell’
arcipelago delle Egadi, che ci restituiranno i sapori di una vacanza decisamente
indimenticabile.
Giuseppina
Serafino
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Bel suggerimento, è un po' che sto valutando l'idea di andarci, se non quest'anno il prossimo!
RispondiEliminaNon rimandare troppo...non si sa mai!
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