Tirano, crocevia delle Alpi
Si passeggia per la cittadina perdendosi con lo sguardo su portoni massicci di palazzi nobiliari, con i grappoli dei glicini che pendono su cancelli di ferro battuto, come gioielli incastonati in preziosi diademi. Il seicentesco Palazzo Salis, con le sue pregevoli sale affrescate e le nobili cantine; la casa Museo d’Oro Lambertenghi, Palazzo Marinoni, ex convento degli Agostiniani, oggi sede del Comune; Palazzo Pretorio, antica sede dei podestà Grigioni, il cinquecentesco Palazzo Andres, Palazzo Visconti
Venosta , con lo splendido portale barocco, Palazzo Merizzi, che presenta un raffinato loggiato, Casa Mazza, dotato di una “stua” dai pregevoli intagli, Palazzo Omodei-Noli Pradella, Palazzo Quadrio Curzio e Palazzo Buttafava, a cui si aggiunge Palazzo Torelli con l’elegante giardino, Palazzo Pievani con l’annesso campanile medioevale e il nobile Palazzetto Homodei-Marinoni. Il Museo etnografico, ospitato nella settecentesca, Casa del Penitenziere, custodisce testimonianze preziose della storia del
luogo. L’agglomerato abitativo risulta racchiuso dalla Cinta muraria voluta da Ludovico il Moro con le Porte Bernina, Poschiavina e Milanese. A poca distanza si erge su uno sperone di roccia la graziosa chiesa di San Perpetua che domina la città, attraversata dal Bernina Express che manda il suo fischio per ridestarci dall’incanto che si impadronisce di noi dinanzi ai segni di un passato che piacevolmente ci rapisce restituendoci il senso del nostro vissuto.Fin dal Medioevo, la Valtellina luogo di grande
Sono tante le belle terrazze naturali che regalano scorci meravigliosi sugli antichi valichi come i sentieri “del contrabbando” o il sentiero “del pane”, una volta percorso dagli abitanti di Roncaiola che portavano la segale al mulino di Baruffini. Il sentiero “ dei castelli” conduce alla scoperta di fortificazioni, torri, reperti archeologici o la via dei terrazzamenti, lungo il percorso ciclopedonale, che dalla romanica chiesetta di Santa Perpetua porta fino a Morbegno. Piacevoli escursioni che sconfinano in Svizzera e raggiungono il Lago di Poschiavo, come il sentiero Albula-Bernina, via storica verso Coira che costeggia la Ferrovia retica.
La bicicletta è un mezzo ideale per partire alla scoperta del fondovalle sul Sentiero Valtellina che costeggia il corso dell’Adda, fra filari di meleti dai fiori bianchi o fucsia che rapiscono il cuore, fra casolari diroccati con legnaie ed antichi fienili. La pista ciclabile denominata “Sentiero Valtellina” collega Bormio a Colico con un percorso lungo 114 km. Poco distante da Tirano l’Alpe di Trivigno offre un panorama straordinario con boschi di abeti, pini e larici. Scendendo verso l’Aprica non si può perdere la visita alla Riserva naturale di Pian di Gembro,una delle torbiere meglio conservate d’Europa.
Una tappa da inserire nel week end a Tirano è la visita a Teglio, uno dei borghi più belli d’Italia e Patria dei pizzoccheri, con l’Accademia del Pizzocchero in essa presente dal 2002. La località avrebbe dato origine al nome Valtellina “Vallis Tellina”, ovvero valle di Teglio. Fra i diversi tesori da visitare vi sono la Torre De Li Beli Miri in posizione panoramica sulle valli sottostanti e a poca distanza la Chiesa parrocchiale di S. Eufemia, tappa di partenza del Cammino Mariano delle Alpi verso Tirano; Palazzo Besta una delle dimore rinascimentali più belle della Lombardia ed unico museo statale della provincia di Sondrio. L’accoglienza di qualità e alla buona cucina fanno di Teglio una Città Slow certificata, nella rete delle Città del buon vivere.
Tirano e la Valtellina rappresentano un vero e proprio trionfo di sapori a partire dalla gustose mele, acquistabili dai piccoli produttori della zona, così come il miele e le confetture. Un tesoro da scoprire sono i tanti vini rossi come Sassella , Inferno e Grumello ma, soprattutto, lo sforzato DOCG, che dopo un lungo invecchiamento diventa un piacere unico. I vini accompagnano delizie culinarie come la bresaola e i rinomati pizzoccheri. Un altro piatto che esalta la convivialità sono gli sciatt e i chiscioi, frittelle a base di grano saraceno e formaggio filante. I formaggi sono un caposaldo dei prodotti tipici, come il Bitto Dop e il Casera Dop. Fra le dolcezze si annovera la bisciola, le cui fette possono essere come un tempo imbevute nella grappa.
Giuseppina Serafino
Sono state a Tirano, ma solo di passaggio per salire sul Trenino Rosso. Non pensavo ci fossero così tante cose da fare e vedere a Tirano e dintorni. Grazie!
RispondiEliminaTieni presente anche Teglio!
EliminaGrazie per questo tour raccontato benissimo! Non ho mai visitato Tirano ma è da prendere in considerazione una vacanza di almeno una settimana per visitarla!
RispondiEliminaGrazie, certamente occorrono dei tempi più distesi per una vacanza appagante.
Elimina